domenica, settembre 26, 2010

si, ha ragione lei...

Oggi siamo state al parco pubblico, come "due ragazze grandi" e abbiamo passeggiato, siamo andate sulla giostra, abbiamo fatto un giro sul pony (si, proprio quello che bussava alla porta ieri mattina...), abbiamo mangiato il gelato e poi...
- mamma, ci stendiamo sull'erba a guardare le nuvole?
Si, certe volte ha proprio ragione lei...

...era solo un sogno...

Sabato mattina, la Piccola apre gli occhi e stranamente si alza d'impeto, scende dal letto e va al piano di sotto, di fretta, e senza dire una parola.
Noi ci guardiamo stupiti e vagamente preoccupati, ci aspettiamo di sentire da giù un qualche rumore, l'apertura della porta del frigorifero, lo scrocchiare dell'involucro di una merendina, almeno lo scarico dell'acqua nel bagno, invece niente.
Dopo qualche decina di interminabili secondi lei torna su dalle scale, lentamente e visibilmente delusa. Torna nel lettone e si riaccoccola tra di noi:
- Ma non c'è un pony in cortile...
- Uno pony? - chiediamo noi all'unisono - no Piccola, non c'è un pony in cortile...
- Ma io avevo sentito un rumore e pensavo che era il suo zoccolo che batteva sulla porta...

giovedì, settembre 23, 2010

tenerezze

Lezione di prova di danza classica.
Sono tanti giorni che mi chiede e aspetta questa lezione.
Indossa le sue scarpine/pantofola (già usurate dalle prove in casa) di Hello Kitty e inizia a curiosare tra gli oggetti della palestra rischiando di far cadere radioregistratore, cd, e quant'altro...
Inizia la lezione.
Lei osserva la maestra e cerca di riprodurre ogni suo movimento: è commovente quanto si sforza...
Ogni tanto si gira verso di me e mi sorride, in maniera radiosa. E' felice. E tanto mi basta.
Invece.
Invece ad un certo punto si ferma e dice:
- Maestra, posso andare ad abbracciare la mia mamma?
E a stento trattengo una lacrima.

mercoledì, settembre 22, 2010

nature molto morte

- Mamma, dipingiamo insieme?
- Si Piccola, prendiamo un foglio.
Prepariamo il contenitore con l'acqua e gli acquerelli, poi lei prende un pennello e disegna una sagoma giallo ocra.
- Guarda mamma, ho fatto una pera.
- E' una bellissima pera, dai, ora prendi un po' di rosso e fai anche una bella mela.
- Occhei. Guarda che bella mela che ho fatto.
- Si, è molto bella anche questa mela.
Poi prosegue disegnando altre sagome più piccole dicendo che sono una la figlia della mela e una la figlia della pera e poi prende un po' di nero e disegna intorno alla frutta quasi un cerchio.
- Guarda - dico a mio marito - la Piccola sta disegnando la sua prima natura morta.
- ...
- E questo, cos'è? - le chiedo indicando la sagoma più grande che racchiude tutte le altre - un tavolo?
- No mamma, è il sacco delle immondizie...

lunedì, settembre 20, 2010

...e se avesse ragione lei???

Dopo l'ennesimo sabato pomeriggio al centro commerciale, strattonandola da un negozio all'altro, nella quiete della notte, quando lei finalmente dorme, ci ritroviamo a discutere sulla sua e sulla nostra soglia di sopportazione.
Ovviamente lei odia andare nei centri commerciali, e ci viene solamente dietro promesse tipo: andiamo al negozio Disney, ti compro un vestito nuovo, ci sono le giostrine... poi, puntualmente, accade che siamo di fretta e vorremmo che si accontentasse di un giro in giostra, ma non è così.
LEI HA BISOGNO DEI SUOI SPAZI.
Bella scoperta...
Ma bisogna trovare il modo di lasciarla davvero spaziare di più.
Mio marito ha detto che un pomeriggio, tornando dall'asilo è stata mezz'ora ad osservare la manovra di un escavatore... perché no?
Lui la stava ancora una volta per strattonare e riportare a casa, ma perché poi? Per non farle guardare un cartone o per non darle un cioccolatino, per non farla giocare con il suo amichetto che ancora non è rientrato? Perché portarla a non fare mille cose, invece di lasciarla fare l'unica cosa che vuole fare in quel momento?

giovedì, settembre 16, 2010

consapevolezze

Stiamo tornando da scuola. Per strada le macchine sono bloccate, perché c'è un autobus in panne che blocca la circolazione.
- Mamma, perché le macchine sono tutte ferme?
- Credo sia perché quell'autobus non funziona.
- E perché non funziona?
- Non lo so...
- Forse ha finito la benzina, oppure ha rotto il motore...
- Può darsi...
- Mamma! ...è la prima volta che uso la parola oppure!
- ...