venerdì, giugno 15, 2007

i vestiti nuovi dell'imperatore

Conoscete la favola dei vestiti nuovi dell'imperatore?
Un giorno l'imperatore desiderò un nuovo vestito e convocò dei sarti. Si presentarono a corte due impostori che volevano prendersi gioco di lui e gli proposero un vestito che, gli dissero, sarebbe stato cucito con una stoffa prodigiosa, meravigliosa, e che tutti, vedendolo, sarebbero rimasti a bocca aperta. L'imperatore, che era molto vanitoso, accettò di buon grado e quando arrivò il giorno della prima prova i due burloni lo fecero spogliare e fecero finta di fargli indossare un vestito che però non esisteva. Lui, per paura di essere deriso, fece finta a sua volta di vedere il vestito e accettò di buon grado le lodi che tutti, a corte, gli facevano, ognuno per paura di contraddirlo. Finché, in un giorno di festa, l'imperatore dovette indossare il suo nuovo vestito per una parata in città. A quel punto tutti i sudditi videro che l'imperatore era nudo ma nessuno di loro ebbe il coraggio di dirlo. Solo un bambino, dal centro della folla esclamò: "Il re è nudo! Il re è nudo!"
Un giorno, al supermercato, stanca, la piccola si era addormentata in passeggino. Se ne stava beata a dormire pancia all'aria, vestita leggera e senza scarpe e calzini. Faceva caldo. Una cassiera mi disse: "Signora, non è che quella bambina ha freddo? Dovrebbe stare attenta a come la veste, perché la bambina non può parlare e non può dirle se ha freddo!"
"Signora" le ho risposto, "forse lei non conosce i bambini. Lei cosa farebbe se sentisse freddo, non so, in una occasione ufficiale, davanti a persone che non conosce? Forse se ne starebbe zitta zitta, sopporterebbe, per il buon nome dell'etichetta, del contesto... beh, signora, stia sicura che la mia bambina, come tutti i bambini, non sa mentire e sopportare, e piangerebbe se avesse freddo, o troverebbe il modo di farmelo capire, aldilà di tutto e di tutti".
Ed è davvero così.
E forse dovremmo imparare ad essere un po' più bambini e a rispettarci di più. Loro sono senza i filtri che noi ci siamo costruiti nel tempo, e, con una giusta dose di buona educazione, dovremmo imparare anche un po' da loro.

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