giovedì, luglio 05, 2007

Per la serie: la prima volta che...

Oggi ha tentato di mangiare il suo primo biscotto: non che alla fine ne abbia mangiato un granché, ma la prima volta che un bambino mangia un biscotto significa portarlo per la prima volta sulla via della perdizione da cibo dolce... mi sento un po' in colpa per averglielo dato a sette mesi e mezzo, quasi, quando i pediatri di solito dicono di aspettare, ma mi consolo leggendo le indicazioni sulla scatola che li reputa adatti già dal quarto mese...
Comunque come prima esperienza diciamo che ne ha tratto vantaggio soprattutto il pavimento e il bavaglio... ma soprattutto per lei è stato un bel gioco: un modo per scoprire le capacità della sua bocca: la saliva può ammorbidire una cosa dura, questa cosa un po' molle poi masticando si rompe e allora diventa facile mandarla giù, i pezzi grossi, invece, è possibile sputarli...

domenica, luglio 01, 2007

viva la pappa 2

Dopo un mese di prove, tentativi e osservazioni posso dire che:
- i grumi sono diminuiti notevolmente
- il sapore pare più gradevole, compatibilmente ai limitati ingredienti utilizzati
- preferisce la tapioca alla crema di riso
- i disegnini del piatto non le interessano più di tanto ma soprattutto non aiutano a farla mangiare di più
- meglio aggiungere un po' di verdura per non vederla sforzarsi e diventare tutta rossa mentre tenta di fare la cacca
- meglio avere sempre due cucchiai a portata di mano: uno per darle la pappa e uno per lei, per farle provare a mangiare da sola, gioco affascinante e del quale non si stanca mai
- meglio avere a portata di mano anche altri giochini nel caso il cucchiaino cadesse per terra
- meglio non ci sia papà in giro altrimenti lo segue con lo sguardo per tutta la casa e se c'è, deve stare rigorosamente seduto di fronte a lei
- la prima volta che rifiuta la pappa dopo che ne ha mangiata un po' è perché ha sete, la seconda è perché non ne vuole più
- mediamente ne mangia il 50%, il 10% lo sputa, il 10% rimane attaccato a bavaglio, seggiolino, tovaglia, giocattoli, faccia, collo, vestiti e mani e il 30% lo mangio io

venerdì, giugno 15, 2007

i vestiti nuovi dell'imperatore

Conoscete la favola dei vestiti nuovi dell'imperatore?
Un giorno l'imperatore desiderò un nuovo vestito e convocò dei sarti. Si presentarono a corte due impostori che volevano prendersi gioco di lui e gli proposero un vestito che, gli dissero, sarebbe stato cucito con una stoffa prodigiosa, meravigliosa, e che tutti, vedendolo, sarebbero rimasti a bocca aperta. L'imperatore, che era molto vanitoso, accettò di buon grado e quando arrivò il giorno della prima prova i due burloni lo fecero spogliare e fecero finta di fargli indossare un vestito che però non esisteva. Lui, per paura di essere deriso, fece finta a sua volta di vedere il vestito e accettò di buon grado le lodi che tutti, a corte, gli facevano, ognuno per paura di contraddirlo. Finché, in un giorno di festa, l'imperatore dovette indossare il suo nuovo vestito per una parata in città. A quel punto tutti i sudditi videro che l'imperatore era nudo ma nessuno di loro ebbe il coraggio di dirlo. Solo un bambino, dal centro della folla esclamò: "Il re è nudo! Il re è nudo!"
Un giorno, al supermercato, stanca, la piccola si era addormentata in passeggino. Se ne stava beata a dormire pancia all'aria, vestita leggera e senza scarpe e calzini. Faceva caldo. Una cassiera mi disse: "Signora, non è che quella bambina ha freddo? Dovrebbe stare attenta a come la veste, perché la bambina non può parlare e non può dirle se ha freddo!"
"Signora" le ho risposto, "forse lei non conosce i bambini. Lei cosa farebbe se sentisse freddo, non so, in una occasione ufficiale, davanti a persone che non conosce? Forse se ne starebbe zitta zitta, sopporterebbe, per il buon nome dell'etichetta, del contesto... beh, signora, stia sicura che la mia bambina, come tutti i bambini, non sa mentire e sopportare, e piangerebbe se avesse freddo, o troverebbe il modo di farmelo capire, aldilà di tutto e di tutti".
Ed è davvero così.
E forse dovremmo imparare ad essere un po' più bambini e a rispettarci di più. Loro sono senza i filtri che noi ci siamo costruiti nel tempo, e, con una giusta dose di buona educazione, dovremmo imparare anche un po' da loro.

lunedì, giugno 11, 2007

viva la pappa!

Ed eccoci finalmente alle pappe.
Primo giorno: prendo le tre verdure da cuocere (carota, zucchina e patata), le preparo, prendo l'acqua, mi attengo meticolosamente alle dosi idnicate, accendo il fuoco e poi mi occupo di altro (della bimba)... passa un quarto d'ra, guardo, e sta bollendo allegramente, poi mi distraggo definitivamente e, passata l'ora prevista, minuto più, minuto meno, vado a vedere: trovo tre verdure rinsecchite e circa 5 cl di acqua... nemmeno la quantità per un piattino di pappa, nemmeno per un assaggio, nemmeno per intingere un dito... vorrà dire che anche per oggi il seno ci salverà... lei tanto è contenta lo stesso e il cucchiaino continuerà ad usarlo per giocare...

venerdì, giugno 08, 2007

nuovi punti di vista

sta seduta!!!
che meravigliosa grossa conquista per lei: stare seduta per terra, stare seduta sul seggiolino da tavola o nel passeggino: vedere le cose da un po' più in alto senza l'aiuto di nessuno, stare seduta sul passeggino osservando tutto quello che le succede intorno, poter sporgersi per cercare un gioco scivolato di mano, poter stare seduta a tavola con noi mentre mangiamo, stare seduta in mezzo al tappeto dominando i giochi che le stanno intorno, scegliere quello che preferisce e andarselo a prendere... facendo una capriola e rimanendo impigliata sotto un cuscino, beh, ogni tanto ha ancora bisogno di una mano...

mercoledì, maggio 30, 2007

il complemezzanno

6 mesi!
il suo complemezzanno!
Questi 6 mesi provano che i neonati, lontani dall'essere degli esserini indifesi, sono dei piccoli umani forti in grado di sopravvivere all'inesperienza e alla goffaggine dei genitori alle prime armi che si districano per le prime volte con tutte le problematiche del caso.
Grazie a loro impariamo tante cose: che la delicatezza non è mai abbastanza, che per capire bisogna osservare e ascoltare con pazieza tutte le loro manifestazioni corporee e vocali, che il tempo è davvero relativo e che loro sanno scandire le loro e le nostre giornate come noi non abbiamo mai saputo fare, che a volte non serve fare proprio niente e che basta essere lì, con l'anima nuda di fronte alla loro purezza, e che loro ci sanno capire.

lunedì, maggio 28, 2007

la prima volta che...

...ha assaggiato la mela, che non le piace proprio tanto
...ha riso di pancia, e continua a ridere e a sorridere
...ha messo le scarpine (tolte dopo 5 secondi esatti)
...ha conosciuto l'erba ed è stata a tirarla con le sue manine
...è stata seduta per un po' da sola, e ora lo fa spesso sostenuta da qualche cuscino, ma sta imparando ogni giorno di più a stare in equilibrio
...è stata dentro il suo box, ma le piace molto di più stare libera sul tappeto grande o sul lettone e rigirarsi come più le piace
...è stata al pronto soccorso perché colpita da un pallone al parco, ma per fortuna non è successo niente, ma siamo comunque state 24 in ospedale in osservazione
...ha avuto la febbre a 39 e quindi è ritornata al pronto soccorso perché contagiata dagli altri bambini la prima volta che è stata al pronto soccorso
...è stata sul passeggino "da grande"
...si è afferrata e messa in bocca un piedino
...le ho messo un paio di occhialini da sole
...la mamma le ha comprato una bambola

sono tante le prime volte di qualcosa, talmente tante, ogni giorno, quasi, per lei c'è una scoperta, qualcosa di meraviglioso che accade nella sua vita e che l'aiuta a crescere, al di là del suo peso e della sua lunghezza che ogni giorno aumentano e mi pare che lo facciano dalla sera alla mattina: certe mattine la guardo e penso che è un po' diversa dalla sera prima, anche se durante la notte ha mangiato, l'ho abbracciata, l'ho guardata nella penombra della piccola lampada che teniamo sempre accesa, fino a che l'alba non entra dalla finesta...
vorrei regalargliele tutte, queste prime volte, aiutarla a ricordarle quando sarà grande, ma è impossibile scriverne di ognuna o fare dei filmati o delle fotografie, impossibile pensare di accumulare tutti questi ricordi... li vivo e lei anche, nel momento e lei cresce e io mi stupisco ogni volta delle sue capacità, della sua bravura, della sua simpatia, di tutto quello che sa già esprimere in così pochi mesi dalla sua nascita...

domenica, maggio 27, 2007

psicodubbi

dopo tanti anni a studiare psicologia, dopo anni di terapia, dopo tanti libri letti, la domanda sorge spontanea: che cosa sto combinando con lei? e già penso a quando, tra una ventina d'anni, andrà a recriminare il suo passato con un terapeuta, e andrà a parlargli di me, di quello che ho fatto, che non ho fatto, che si aspettava, che non si aspettava...

e allora penso a tutto quello che faccio e che dico e mi domando se se ne ricorderà, e so già la risposta: non se ne ricorderà ma ce l'avrà dentro... tutti i miei dubbi, i miei errori, le mie insicurezze, ma anche le parole d'amore che le sussurro, gli abbracci che non le faccio mai mancare, il calore che le trasmetto, gli sguardi, i miei occhi fissi nei suoi, i sorrisi che combaciano, i momenti di allegria, i momenti di consolazione...

e quando la vedo ridere e la vedo serena giocare da sola o impossessarsi del mondo osservandolo curiosa, penso che forse sto facendo un discreto lavoro...

martedì, maggio 15, 2007

alla fine ho scelto di non scrivere per un po'...

ma ora la piccola dorme... non le capita spesso di dormire durante il giorno, mi ero fatta un'idea sbagliata dei neonati, pensavo che dormissero sempre... invece si sta già svegliando...

giovedì, aprile 26, 2007

Quei ragni pelosi

Ecco una bellissima filastrocca, secondo me, che canto alla mia Piccola... l'ho sentita nel film "Io non ho paura" di Gabriele Salvatores. La farò rilassare o le farò venire degli incubi???

Quei ragni pelosi
W. Shakespeare


Quei ragni pelosi
quei tassi barbassi
lumache bavose
e gechi orbettini
restate lontani
dai nostri bambini.

Voi bestie notturne
amanti del buio
voi che non dormite
se non al mattino
vegliate sul sonno
di questo bambino

venerdì, marzo 23, 2007

scrivere o non scrivere

ogni giorno penso a questo blog e alla voglia che ho di fermare i momenti che scorrono via, talmente velocemente da risultare ormai confusi nella memoria...
poi guardo lei e la osservo mentre si scopre i piedi
e allora continuo a guardarla e penso che se scrivo mi perdo questi momenti irripetibili...
e il conflitto continua...

sabato, febbraio 24, 2007

tutte le tonalità del rosa

mai, non sarò mai una mamma che compra tutto rosa per la sua bambina, mi ero detta molto tempo fa, prima della sua nascita, e infatti nel suo corredino pre natale c'era una copertina gialla, una tutina gialla, una tutina bianca, una nelle tonalità del sabbia, una tutona bianca e così via... ma poi, un giorno, una signora mi ha apostrofato dicendo:
"che bel bambino!"
e poi un altro giorno un'altra signora mi ha detto:
"è un maschietto, vero?"
e alla terza:
"o che caro piccolino!"
ho deciso che vanno bene tutti i colori, purché siano una tonalità di rosa!

giovedì, febbraio 15, 2007

i suoi primi collant

Com'è strano entrare in un negozio di abbigliamento per neonati e comprare dei vestiti per una bambina di 6 mesi... lei cresce e il pensiero che esiste già un reparto che non è più per lei, quello dei neonati, mi fa pensare ancora una volta che il tempo ci sta fuggendo di mano...
Così, pensando che "ormai è grande", l'altro giorno ho deciso di comprarle il suo primo vestitino e il suo primo paio di collant: ho comprato il vestitino in saldo (5 euro) e poi ho scelto dei collant di lana, caldi caldi, da abbinare (6,5 euro!).
Dopo qualche giorno ecco l'occasione giusta per farglielo indossare: una cena in casa di amici. Dopo il bagnetto l'ho vestita accuratamente e alla fine, trionfante, l'ho presa in braccio e l'ho portata da papà: in quel preciso istante ha cominciato a piangere.
Cambiata, l'ho appena cambiata
provo a darle un po' di latte, non ne vuole,
provo a camminare tenendola in braccio, magari è stanca e vuole fare un pisolino, niente da fare,
forse ha una piccola colica, la capovolgo e le massaggio il pancino, continua a piangere,
la metto sulla sua seggiolina che di solito adora, ma niente,
forse ha freddo, e allora le infilo un altro giacchino, ancora niente,
piange sempre più forte
si agita
e allora ho un'illuminazione e ritorno sui miei passi:
la vado a cambiare, le tolgo il vestitino e piange ancora
e alla fine, le tolgo le calze
e all'improvviso smette di piangere e mi guarda sorridendo...
è bellissima e serena nella sua tutina morbida, i collant li metterà fra qualche anno...

sabato, febbraio 03, 2007

passeggiate che passione!

Al corso pre parto le psicologhe che intervengono ti mettono in guardia dicendoti che una delle cose più difficili da affrontare, dopo la nascita del tuo bambino o bambina, sarà la solitudine: passato il primo periodo in cui parenti e amici fanno la gara per venirti a trovare nei momenti più impensati e meno opportuni, ecco che inizia il periodo in cui tuo marito va al lavoro e tutto il mondo è impegnato a fare qualcosa da cui tu per un periodo sei esclusa.
Hai aspettato questo momento per tanto tempo e hai sognato i pomeriggi di sole a passeggiare in centro con la tua bimba nella carrozzina, mentre guardi le vetrine, sorseggi cappuccini di caffè d'orzo e chiaccheri con le amiche, ma non hai tenuto conto di alcuni particolari:
1) è quasi impossibile entrare nei mezzi pubblici con la carrozzina, quindi, se non abiti in centro, sei costretta a passeggiare lungo le poche vie che circondano la tua casa, al massimo un parchetto o un piccolo centro commerciale, se ti va bene un mercato rionale, e così spesso ti ritrovi al supermercato, dal panettiere o nel negozio più interessante dell'isolato: la farmacia
2) la maggior parte se non tutte le persone che ti piacerebbe frequentare sta lavorando o sta a 300 chilometri da casa tua
3) dal momento in cui decidi di fare una passeggiata al momento in cui esci veramente passano circa due ore durante le quali devi: vestirti, vestire la bambina, cambiarla, dargle da mangiare, metterle il tutone e il berrettino e sul più bello lei inizia ad urlare perché odia il tutone e odia stare nella carrozzina se non sta dormendo e quindi cerchi di farla addormentare ma con il tutone ha caldo e allora piange per il caldo e allora le togli il tutone e allora si addormenta e ti dispiace rischiare di svegliarla per rimetterle il tutone e allora la guardi beatamente dormire e anche tu ti togli il giaccone che nel frattempo avevi indossato per fare prima e ti siedi al pc per fare una passeggiata su internet aspettando la primavera...

mercoledì, gennaio 31, 2007

Cuba libre e tisane al finocchio

E va bene, quando sei in gravidanza lo sai, non si possono bere alcolici, né vino, né birra, né qualsiasi cocktail minimamente alcoolico, che, se anche non sono mai stata una grande bevitrice, comunque a volte, bere un bicchierino di qualcosa mi è davvero mancato.
E poi devi stare attenta a quello che mangi, non solo alla qualità, come è giusto che sia, e tralascio la tragedia che devono affrontare le donne che sono ricettive alla toxoplasmosi, che, per chi non lo sa, è una malattia assolutamente innocua per tutta la vita tranne che in quei fatidici nove mesi, e che ti impedisce di mangiare carne cruda (e chi se ne importa) ma anche tutti i salumi non cotti (quindi si salvano solo il prosciutto cotto e la mortadella, che però è talmente grassa da dover essere spesso evitata) e soprattutto frutta e verdura se non lavate alla perfezione (cosa noiosa da fare in casa e impossibile da fare fuori casa).
A parte la qualità, poi devi fare i conti con la quantità: pare che in gravidanza ogni briciola si trasformi istantaneamente in un corpo solido che si incunea nel tuo corpo sia esso sotto forma di lipide, glucidi o proteine... E ogni mattina, quando ti trovi a fare i conti con la tua bilancia, passi in rassegna gli yogurt che hai mangiato, la pasta, il sugo, la bistecca e il biscotto che ti sei concessa, e ti rendi conto che contare le calorie non serve a niente, che tanto ogni caloria è come se fosse un grammo di grasso che ti si attanaglia addosso, e non c'è niente da fare. Il tuo peso può oscillare di 500 grammi o anche di 700 o 800 da un giorno all'altro, senza che tu necessariamente abbia mangiato un maialino intero!
Detto questo aspetti con ansia (per tanti altri motivi) la fine della gravidanza e poi... poi ti trovi a fare i conti con l'allattamento al seno e con le coliche gassose del tuo piccolo bambino, che urla in diversi momenti della giornata e ti fa ogni volta sentire penosamente in colpa per qualsiasi cosa tu abbia mangiato (latte, dolci, formaggi), o bevuto: quindi, niente alcool in gravidanza, e niente alcool durante l'allattamento, ma solo tisane al finocchio che fanno tanto bene alla digestione di entrambi...
ma allora, quando lo potrò bere il mio prossimo Cuba libre?

lunedì, gennaio 29, 2007

lunedì, gennaio 01, 2007

è nata

lo so, è passato più di un mese, non dovrebbe essere questa la frequenza dei post in un blog, ma mi autogiustifico: è nata!!!
finalmente è nata!
forse è un luogo comune dire che le prime settimane sei completamente assorbita da questa nuova vita, ma è così: passi le ore a cambiarla, ad allattarla, e sperando che si addormenti e quando si addormenta la guardi e non vedi l'ora che si svegli perché ti manca e vorresti prenderla in braccio o, più spesso, perché il seno pieno di latte ti fa talmente male che vorresti strizzartelo da sola...

avrei molto da dire sulla sua nascita: il dolore del travaglio, la rottura delle acque, le spinte, ma il momento che ti rimane dentro è il momento in cui i suoi occhi spalancati e miopi si fissano nei tuoi, mentre per la prima volta ti sta rannicchiata sul petto, appena coperta da un telo e ancora tutta unta... ed è la cosa più bella che tu abbia mai visto, è il miracolo che non avresti mai pensato di vivere, e poi, come un animaletto, un po' ansimando e torcendosi maldestramente e un po' grugnendo, si fa strada sul tuo petto alla ricerca della sua nuova fonte di vita, in cerca di quel capezzolo dal quale dipenderà per parecchi mesi... e quando lo trova ci si attacca con una foga che non avresti mai immaginato...

allora non riesci a trattenere le lacrime, di gioia, di stupore, di incredulità, di ringraziamento, di amore...